martedì 27 marzo 2012

Le prime luci del mattino - Fabio Volo

Finalmente torno a scrivere una recensione!
Era tanto che non lo facevo, lo so, e questo causa tesi (che, tra l'altro, ho finito...yeah!!). Domenica sera, in astinenza da "letture a piacere", ho preso uno dei libri dalla mia pila immensa di "libri che entro l'anno, sicuramente, leggerò". Vuoi per il bisogno di staccare un po' dalle cose pesanti, vuoi per curiosità, ho scelto l'ultimo libro di Fabio Volo.
E devo dire che non ci sono rimasta male come pensavo...anzi.


Scorrere scorre, come del resto tutti i suoi libri, e lo stile "diario" che qui viene adottato è molto funzionale. La storia è una storia comune, una donna in crisi con il marito che vuole dare una svolta alla propria vita. Ma, pur essendo banale, è molto dettagliata.
Proprio per questo mi chiedo: come ha fatto a scriverla un uomo?
I pensieri e le sensazioni della protagonista sono raccontati così bene che immedesimarsi diventa molto facile. La crisi, il senso di agonia e apatia, la voglia di qualcosa di diverso, sono spiegati in ogni minimo particolare. E' uno di quei libri in cui ogni donna riesce a trovare qualcosa di sé. In cui ti rendi conto che, prima o poi, la ruota gira e la felicità arriva.
Un libro adatto per chi ha voglia di esplorare un nuovo mondo, o di riviverne uno già vissuto. Una lettura piacevole e non impegnativa, se non emotivamente.
Voto: 7


Le donne non saranno un libro aperto per gli uomini, ma per Fabio Volo sì!



martedì 13 marzo 2012

15 Marzo - "Il Tè del giovedì" con Marco Vichi e Luca Scarlini


















Per le lettrici e i lettori toscani:

Vi comunico che giovedì 15 marzo, ore 17.30, presso la Biblioteca E. Ragionieri di Sesto Fiorentino (Sala Meucci) Marco Vichi e Luca Scarlini presenteranno i loro ultimi libri:

e

Colgo l'occasione per dirvi che la prossima recensione che scriverò riguarderà proprio il libro di Vichi ;)

Corso di autotrucco (Parte 2)

Photo by Mhannodettodifareunblog




Rieccomi qui per terminare il racconto del corso di autotrucco di cui ho iniziato a parlarvi ieri :)
Nell'altro post vi ho riportato a grandi linee la parte teorica, oggi invece cercherò di raccontarvi la parte pratica del corso.
Sarò sincera: mi aspettavo qualcosa in più.
In fondo la pratica era quella a cui tenevo di più e su cui avevo maggiori aspettative.
Ma andiamo con ordine.


La prima cosa che le assistenti ci hanno spiegato è il procedimento corretto per truccarsi, e quindi tutti i vari step da seguire:

  • applicazione del correttore
  • stesura del fondotinta
  • applicazione della cipria
  • trucco occhi
  • trucco labbra
  • stesura del fard (o blush, che dir si voglia)
Ovviamente - per chi non avesse letto il post di ieri - prima di iniziare a stendere il trucco è necessario apporre sul viso una crema specifica per la propria pelle (cosa che si dovrebbe fare, a prescindere, ogni mattina e ogni sera).
Una volta assorbita la crema, il primo cosmetico che si deve usare è il correttore. Quest'ultimo va scelto in base al colore dell'occhiaia e, proprio per questo, è bene avere una conoscenza di base dei colori complementari (spulciando su internet ho trovato questo manuale di bellezza, e se lo aprite e andate a pagina 29 trovate proprio la teoria del colore con tutte le informazioni sugli accostamenti dei vari colori).
Diciamo che, indicativamente, le occhiaie che tendono al blu o al viola si coprono meglio con un correttore aranciato. Però, ripeto, ogni tipo di occhiaia ha bisogno di un colore corrispondente che la annulli, quindi vi conviene guardare il manuale che vi ho linkato sopra per capire qual è quello migliore da usare per voi.


Passiamo al fondotinta.
Come ho scritto ieri, se per le pelli secche è meglio un fondo liquido che vada ad idratare ulteriormente l'epidermide, per quelle miste o grasse è meglio utilizzare fondotinta compatti o minerali. Il fondo minerale (e quindi in polvere) è adatto per un trucco da giorno, ed è volatile, non duraturo.
Io, personalmente, ho una pelle mista e ho provato sia il fondo compatto che quello liquido, e mi trovo di gran lunga meglio con il secondo...anche se effettivamente rende la mia pelle un po' lucida (effetto che però svanisce nel momento in cui fisso la base con la cipria).
Il fondotinta deve essere di un tono in più rispetto alla propria carnagione, e va steso sul viso e sul collo (o comunque a seconda della scollatura) o con il pennello piatto da fondotinta (soprattutto se si usa quello compatto), o con una spugnetta (per stendere quello liquido, premendola e ruotandola leggermente) o con un pennello da cipria o da terra (nel caso, appunto, del fondo in polvere).
Per ottenere un effetto più coprente basta inumidire la spugnetta del fondotinta.


Ho chiesto ad una delle due assistenti se i vari "Primer" fossero o meno una fregatura per spillarci quei 7-8 euro in più dalle tasche. La risposta è stata un po' vaga, nel senso che per lei (truccatrice da 20 anni) le discromie che coprono i primer (e quindi i rossori sulle palpebre, sugli angoli degli occhi, del naso e della bocca) possono essere benissimo coperte dal fondotinta.
Va detto però che il primer non ha solo la funzione di togliere i rossori, ma anche e soprattutto quella di far durare il trucco di più (cosa che in effetti ho notato anch'io su di me), quindi secondo me, se non vi pesa a livello di costi, un primer occhi può far comodo.


La cipria si usa per fissare il fondotinta e la base in generale. Ciò a cui dobbiamo fare attenzione è che questa non vada ad alterare il colore del fondo. Proprio per questo è meglio utilizzare sempre una cipria trasparente. Questo è il prodotto cosmetico che, secondo le assistenti del corso, andrebbe sempre tenuto in borsa per ogni evenienza.


Il trucco occhi è soggettivo, esattamente come la scelta del colore. Per questo tipo di trucco si possono usare massimo tre ombretti (e quindi soltanto 3 colori diversi) - questo, ovviamente in generale, poi ognuna fa GIUSTAMENTE quel che vuole :)
Le assistenti ci hanno fatto mettere una matita nera sugli occhi, all'altezza dell'attaccatura delle ciglia (loro erano fan della matita e un po' meno fan dell'eyeliner) - non vi dico i righi storti ahhhhh - e poi ci hanno fatto vedere come si fa a fare uno smokey utilizzando solo quella.
A grandi linee quello che ci hanno detto è che la matita nella rima inferiore dell'occhio va messa SOLO se si hanno degli occhi particolarmente grandi che vanno rimpiccioliti, altrimenti va messa solo tra le ciglia, sull'attaccatura (non sono d'accordo, mi piace un sacco la matita nera sotto gli occhi anche se non ho due oblò!).
Il mascara, come lo smalto, va passato due volte ed è preferibile - come prima cosa - dare una passata di mascara trasparente.


Per il trucco labbra si utilizzano una matita, un rossetto e/o un lucido. Quest'ultimo si usa solo nel caso di labbra che hanno bisogno di essere messe in evidenza, e il contorno labbra con la matita è sempre meglio farlo per permettere al rossetto di non andare fuori. Ovviamente non è necessario che la matita sia visibile, può essere anche dello stesso colore del rossetto, ma serve proprio a creare una barriera importante per il trucco di questa zona del viso.


Arrivati a questo punto resta da mettere il blush. Questo è un punto molto importante, poiché - per riprendere le parole di una delle due signore - costituisce la "cornice" del quadro (che è il trucco). A seconda della forma del proprio viso si sceglie come stendere il fard. La forma finale che deve essere data alla faccia è quella ovale, quindi anche grazie al fard si possono creare delle illusioni ottiche che permettano di accorciare o allungare il viso.


Una cosa importante, che vale per tutti i cosmetici, è quella di scaricare sempre il prodotto prima di utilizzarlo. Il fondotinta liquido, ad esempio, va prima messo sul dorso della mano e poi steso piano piano. Anche il blush, una volta che si prende col pennello, va scaricato, perché stenderlo direttamente potrebbe dare un effetto non desiderato in stile Heidi (e direi che non è il caso)!


I pennelli da trucco vanno lavati spesso con prodotti appositi. Di questi però non ci hanno parlato molto.


Come vi ho detto, la parte pratica mi ha lasciato un briciolino insoddisfatta, ma questo solo per il fatto che avrei voluto più consigli personali e meno generici (della serie che non so ancora quale colore di correttore devo usare per mascherare le mie occhiaie). Probabilmente tenere a bada 16 donne in preda al trucco non è facile, e me ne rendo conto, quindi non voglio lamentarmi più di tanto :) In fondo è stato un bel corso e alla fine ci hanno anche dato un attestato di partecipazione.
Una cosa che mi è piaciuta particolarmente, poi, è stato il messaggio di fondo che le assistenti hanno lasciato passare, ovvero: non ci si deve truccare seguendo la moda, ma seguendo ciò che piace a noi (e ciò che ci sta meglio).


Insomma, in linea di massima lo rifarei, ecco.
Magari rompendo le scatole all'assistente per avere un po' più di consigli personali :)


Vi lascio con un video di Clio in cui lei spiega come avere un buona base trucco (se spulciate nel suo canale trovate anche una spiegazione su come sistemare le sopracciglia, cosa di cui invece al corso non abbiamo parlato).


Un bacio a tutte, spero di esservi stata utile!!

lunedì 12 marzo 2012

Corso di autotrucco (Parte 1)





Eccomi ragazzuole, finalmente tutta per voi!
Circa un mesetto fa ho comprato su Groupon un corso di autotrucco organizzato da Oligenesi, un'accademia estetica attiva in molte zone dell'Italia. Un po' per curiosità e un po' per le influenze di ClioMakeUp (ora che è anche su Real Time ne sono ufficialmente dipendente) ho deciso di provare questa esperienza (ovviamente convincendo una mia amica - poverina - a venire con me :) così ho deciso di raccontarvi com'è andata, sperando che in qualche modo possa interessarvi o esservi utile.


Il corso, di quattro ore (due di teoria e due di pratica), si è svolto all'Hotel Raffaello di Firenze ieri mattina alle 8.30 (ebbene sì). Io e la mia amica Laura ci siamo avviate verso l'albergo in stile zombie, struccate e con delle occhiaie degne di Halloween. Dopo aver impiegato un sacco per trovare parcheggio abbiamo raggiunto l'hotel e la saletta in cui si sarebbe svolto il corso. C'erano due lunghi tavoli (da 16 persone l'uno) ben attrezzati; ogni coppia aveva una trousse con palette, pennelli, lucidi e mascara, e ognuna aveva a disposizione un piccolo specchio tondo, una spugnetta per il fondotinta e un piumino per la cipria.


Le prime due ore, di cui vi parlerò qui, (per le ore di pratica scriverò un post a parte domani) sono state molto interessanti, anche se - sempre grazie a Clio - io e la mia amica un bel po' di cose già le sapevamo.
Prima di tutto le due assistenti ci hanno parlato dei vari tipi di pelle (secca, grassa, mista, sensibile) e delle creme più giuste da usare a seconda delle esigenze (e quindi, pelle secca=crema idratante, pelle grassa=crema seboregolatrice, ecc. ecc.) per arrivare poi a parlare del trucco e rapportando questo proprio alle esigenze della pelle.
Ovviamente è necessario trattare bene la propria epidermide e quindi non fumare, mangiare tanta frutta e verdura, fare uno scrub una volta al mese (anche se io sapevo che andava fatto una volta a settimana), struccarsi sempre (e su questo vi rimando ad un video utilissimo) e utilizzare ogni notte una crema nutriente.


Regola principale: il fondo del trucco è essenziale. Una buona base è la prerogativa fondamentale per un buon risultato. Proprio per questo è importantissimo sapere quali prodotti cosmetici utilizzare in base al proprio tipo di pelle.
Se si ha una pelle grassa è bene usare fondotinta compatti o in polvere; se si ha la pelle secca, al contrario, bisognerà cercare di idratarla con un fondo liquido; se la pelle è matura sarà bene evitare i prodotti liquidi poiché si depositano più in fretta nelle rughe (su quest'ultimo punto Clio sostiene il contrario, probabilmente sono scuole di pensiero diverse - e non saprei dire qual è la più valida - però la cosa migliore è sempre provare più cose per capire cosa è meglio per noi stesse).
Ci hanno parlato anche dei prodotti "MAT" (credo si scriva così), ovvero quei fondi super coprenti che però in genere si usano solo per le pelli danneggiate dai segni dell'acne o pelli che in generale hanno particolari difetti da mascherare.


Altra cosa importante: diffidare da tutte i prodotti che pretendono di risolvere cento problemi, da soli. Esempio, le creme PER TUTTI I TIPI DI PELLE o il classico SHAMPOO E BALSAMO 2 IN 1, o - più recenti - le famose BB CREAM che dovrebbero fare da crema, fondotinta, illuminante e quant'altro. Da scansare come la peste.
Ogni prodotto deve essere specifico e avere una funzione propria, finalizzata a risolvere un determinato "problema".
In più - e questo lo dico io - è utile dare sempre un'occhiata agli ingredienti dei prodotti che acquistiamo, perché tante volte dentro certe creme o trucchi ci sono un sacco di schifezze che a lungo andare fanno del male alla nostra pelle. Anche per questo motivo le due assistenti ci hanno consigliato di utilizzare creme più naturali possibili e di non scegliere MAI le creme per il loro profumo (ci sono oli essenziali che puzzano ma sono parecchio efficaci e creme che sanno di fragola che non sono buone). Ovviamente - e purtroppo - il prezzo dei prodotti non corrisponde necessariamente alla qualità di questi; la cosa migliore è provare diverse alternative e capire qual è quella più valida per noi.


Si deve diffidare anche da quei prodotti che dicono di riuscire a "penetrare" al di sotto della nostra pelle svolgendo chissà quale funzione miracolosa, e questo perché TUTTI i prodotti estetici devono rimanere PER LEGGE in superficie. Gli unici articoli che penetrano al di sotto dell'epidermide o sono prodotti medici, o sono oli essenziali.


Gli oli essenziali di cui ci hanno parlato sono il TEA Tree (che ho usato anch'io tempo fa a causa dell'acne), la Melissa e la Lavanda. Il primo è utile per seccare l'herpes o i brufoli (anche se bisogna stare attentissimi a non far andare il prodotto sulla pelle circostante, altrimenti la ustionate), mentre la Melissa e la Lavanda sono molto utili per lenire la pelle. In particolare, il TEA Tree e la lavanda sono gli unici oli essenziali che possono essere utilizzati PURI (gli altri vanno sempre diluiti in altri oli o creme); il primo, come ho detto, su herpes o brufoli (e va applicato con un cotton fioc) e la seconda sulle scottature.


Ultima cosa, ma non meno importante, dobbiamo stare sempre attente alla scadenza dei prodotti cosmetici e delle creme che possediamo. Per chi non lo sapesse, su retro di ogni prodotto c'è un simbolo (un barattolo aperto) con scritto sopra 6M o 12M o 24M, e così via, che indicativamente ci dice quando è bene buttare l'articolo. Esempio: una fondotinta (o anche uno smalto) con su scritto 6M andrà buttato 6 mesi dopo l'apertura (a prescindere a quanto si usa in quel lasso di tempo).


Queste bene o male sono le nozioni teoriche che ci hanno fornito ieri al corso; domani scriverò un altro post raccontandovi la parte pratica!
Un bacione a tutte!


La mia trousse!


Mi ero scordata di dirvi che qualche giorno fa ho comprato un set di pennelli sul sito della Fraulein da 25 pezzi al costo di 22.99 euro (spese di spedizione 10 euro che ho diviso con altre ragazze visto che eravamo in 5 a fare l'ordine :)
Ecco qualche foto del set:








sabato 10 marzo 2012

Sorry!

Ragà, che dire...mi sento un po' in colpa.
Perché, come al solito, ne ho da fare troppe e non riesco a portare avanti come vorrei tutto ciò che mi appassiona. Blog compreso. Ho talmente tanto da leggere e da scrivere per la tesi che non trovo il tempo per occuparmi in maniera dignitosa di questo spazio.
Detto questo, spero di riuscire a farmi perdonare il più presto possibile (ve lo prometto, mi impegnerò)!


Comunque, il titolo della tesi è stato scelto (dopo mooolte fatiche) ed è il seguente: "Forme di folla e ruoli dell'individuo nella sociologia della leadership: un'analisi de "La fattoria degli animali" di G. Orwell".


Sono abbastanza soddisfatta per adesso e ora non mi resta che scrivere l'ultima trentina di pagine e rilegare la mia opera d'arte (sèè magari!) :)


Già che ci siamo...qualche suggerimento per il colore della copertina? Io ho già in mente qualcosa ma vorrei una vostra opinione :)
bacione!








PS. domani una sopresina per tutte le ragazze che mi seguono ;)

venerdì 2 marzo 2012

Opinions

Ragazzi, ce l'ho quasi fatta!! sono arrivata a 130 pagine mi manca pochissimo a finire il capitolo...e poi mi butto sull'ultimo! Finalmente vedo la luce in fondo al tunnel hehehe


Comunque, a causa di questi impegni extra-blog vi ho trascurato un po' troppo e direi che è il caso di tornare a parlare di libri!
E visto che per via della tesi ho dovuto leggerne tanti, vorrei parlarvi di quello che mi ha colpita di più: "Psicologia delle folle" di Gustave Le Bon.
Così dal titolo sembra un manuale pallosissimo, e invece non è così, vi assicuro :)
Le Bon analizza il comportamento delle masse irrazionali e la loro tendenza ad ubbidire ad un capo, mettendo in luce i legami che si instaurano tra i membri della folla e la regressione intellettuale di questi. Egli sostiene che si crei un'anima delle folle che unisce tutti i partecipanti al fenomeno e che si traduce in un vero e proprio sentimento collettivo.


Io personalmente mi sono intrippata un sacco in questi ragionamenti psico-sociologici, ed è proprio leggendo questo saggio che mi è venuta in mente l'idea della tesi.
L'individuo che si conforma agli altri, che in mezzo a una massa si sente parte di questa e si priva del suo "sé".
E non è un fatto che riguarda solo le folle rivoluzionarie del '700, ma è ben presente anche nella società di oggi. Quante volte vi è capitato di dire un sì che non pensavate? Quante altre avete negato di guardare un programma televisivo o di ascoltare un determinato tipo di musica mentendo a chi vi stava davanti?
Succede a molti di noi ogni giorno, perché purtroppo è normale che sia così.
Perché cresciamo e viviamo nel fango dei condizionamenti, mettendo da parte il nostro vero essere.
Solo pochi hanno il coraggio di capire quanto è bello fregarsene dell'opinione altrui e vivere la propria identità al 100%.
Io ci sto arrivando piano piano, con qualche difficoltà.
E spero di incontrarvi al traguardo.
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