sabato 5 maggio 2012

Il Diario di Carrie

Photo by Mhannodettodifareunblog

Un "personaggio" è una "persona vera" ma che esiste a un altro livello, un universo parallelo basato sulla percezione della realtà dell'autore. Quando si tratta di esseri umani, non scrivete di chi conoscete, ma di ciò che conoscete della natura umana. (cit. p. 339)

Una ragazza giovane che si affaccia al mondo.
Una tosta, una ribelle che sa quello che vuole: scrivere.
Questa ragazza è Carrie Bradshaw, un nome che certo non è sconosciuto al mondo femminile.

In questo romanzo la protagonista di Sex and the City viene collocata in un contesto diverso dal solito: il suo habitat non è la Grande Mela e delle sue tre migliori amiche non c'è traccia. Quella che ci viene raccontata da Candace Bushnell è un'adolescente alle prese con i primi amori e con i primi litigi tra amiche.

Essendo io una grande fan del telefilm e avendo sempre visto/letto Carrie come una donna adulta e piena di esperienza, devo dire che mi ha fatto strano viverla nei panni di una ragazzina alle prime armi. In effetti, quella che si presenta al lettore è una Carrie molto diversa dal solito, più insicura, più ingenua, ma comunque grintosa e fiduciosa sul futuro.

La Bushnell ci fa entrare per la prima volta nel passato di Carrie, svelando delle problematiche profonde ed insospettabili che danno modo al lettore di guardare la storia e gli atteggiamenti della protagonista da un altro punto di vista. In questo senso, emerge nel corso del libro la complessa situazione familiare della ragazza; un tasto che non era mai stato toccato prima d'ora dall'autrice.


Photo by Mhannodettodifareunblog
(La faccia esprime del tutto la mia stanchezza
di questi ultimi giorni!!)


Nel vortice di novità che troviamo nel libro c'è una costante che collega la Carrie adolescente a quella adulta: la voglia di scrivere.
Con i ragazzi e con le amiche la confusione è tanta, ma la scrittura resta nel corso dell'intera storia una certezza importante.
Carrie è fortemente convinta che la sua passione per lo scrivere diventerà una professione vera e propria; questa sua idea viene smontata da una scrittrice professionista, Mary Gordon Howard che, durante un incontro in biblioteca, le dice di lasciar perdere il suo sogno. Ma la protagonista non può fare a meno di scrivere i suoi racconti e i suoi pensieri e continua imperterrita a dar voce (anzi, penna) al suo talento.


Al di là del genere a cui questo libro appartiene, un genere semplice e quasi del tutto femminile, devo dire che non mi è per niente dispiaciuto leggerlo. In genere non amo particolarmente i prequel o i sequel, o meglio, ho paura che rovinino l'opera già esistente. In questo caso, a parte qualche inopportuno punto di disconnessione tra la Carrie adulta e quella adolescente (nel prequel la giovane protagonista ama cucinare mentre nel telefilm usa il forno come guardaroba!) l'impressione che mi ha fatto è positiva!
Tra l'altro ho letto su internet che a fine anno uscirà una serie tratta proprio da questo libro. Per ulteriori informazioni leggete questo articolo.


Per chi ha voglia (o, come me, BISOGNO) di una lettura leggera e è curioso di scoprire com'era la mitica protagonista newyorkese di Sex and the City a diciott'anni!


Voto: 7

4 commenti:

  1. Letto anch'io un pò di tempo fa..ti consiglio il seguito che è ancora più affascinante! :)

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  2. mmm sono veramente incuriosita da questo libro
    amo le letture di questo genere
    leggere e frivole, che ti fanno staccare la spina da una realtà già troppo pesante!

    passa da me se ti va!
    http://diamantisulsofa.blogspot.it/

    RispondiElimina

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