venerdì 20 gennaio 2012

La dieta? Alle olimpiadi

Stamattina, parlando con la mia estetista (mentre mi esibivo tra una smorfia e l'altra sotto la tortura della ceretta) mi sono resa conto di una cosa: non potrei MAI fare una dieta.
Cioè, mi spiego meglio.
Non ne sarei proprio MAI in grado.
Finora, per inspiegabile grazia divina, le mie innumerevoli golosità non hanno mai preso la residenza nelle mie P.d.L. - Parti-da-Limare (astenersi politici).
E questo è un vero miracolo, visto quello che ingurgito ogni giorno.
Per farvi capire meglio, se la gente un po' attempata spesso dice che ha "14 anni in testa", io posso indubbiamente affermare che peso "mentalmente 200 kg". Chiunque mi conosca può confermare.
Sono un'autentica fogna. Ho sempre fame e la mia teoria alimentare principale sta nel fatto che finché non mangio qualcosa di dolce, il pasto (qualunque esso sia), non è concluso. Senza contare che il mio grado di costanza va ben oltre il fondo della terra.
Non serve chissà quale ingegno per capire che tutto questo non andrebbe molto d'accordo con una qualsiasi dieta.
Ma analizziamo questa parola.
DIETA.
E' corta, è semplice e non incute alcun terrore. Addirittura, grazie forse agli inserti e alle riviste specializzate, questo insieme apparentemente innocuo di lettere (non a caso, l'anagramma di TEDIA) è diventato quasi fashion! Insomma, tutto il contrario di quello che dovrebbe VERAMENTE esprimere.
Dopo aver visto mia madre fronteggiarsi con una delle diete più toste del secolo, e perdere la bellezza di 15 kg, credo di aver capito almeno in parte quante sofferenze fisiche e mentali nasconda il tarlo del perdere peso.
I sacrifici e gli sforzi che stanno dietro a quella parolina insulsa sono così tanti che dovrebbe diventare a tutti i diritti una disciplina olimpionica.
Ogni persona che riesce a raggiungere il suo traguardo arrivando al proprio peso forma non se la meriterebbe una bella medaglia?
Io penso di sì, e ci aggiungo anche tanta ammirazione.
Ed è proprio per questo che oggi non vi consiglierò nessun libro o rivista o articolo su come dove o perché dimagrire (cosa che, tra l'altro, non approvo).
Perché, come ogni sport, anche la dieta ha bisogno di poche chiacchiere e di tanta, tanta determinazione.

2 commenti:

  1. Ti dirò, io ora diciamo che sto a dieta(sempre a modo mio, intendiamoci...) anche perchè ho l'intestino messo malaccio e il medico mi ha vietato qualsiasi schifezza, fritto, bibite gassate eccetera... però condivido la teoria del 'il pranzo non è concluso finché non hai mangiato qualcosa di dolce' e questa è una delle cose a cui con più fatica riesco a rinunciare... e condivido anche il fatto che nel caso in cui si riuscisse nel proprio intento di perdere peso, ci spetterebbe una medaglia: la dieta è una sofferenza, una grande prova di determinazione e forza!

    Ti seguo ;)

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  2. IN TEORIA anch'io dovrei stare attenta a certi alimenti per motivi diversi dal perdere peso...però...come si fa?? L'unica cosa che non mi tocca sono le bibite gassate (che non sopporto) ma tutto il resto mi fa troppa gola! Ora poi ho scoperto un biscottificio artigianale che è la fine del mondo...fortuna che non è poi così vicino a casa mia...!
    Ti seguo anche io, e con piacere :)

    RispondiElimina

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